Felicità
Nella sua nuova raccolta di liriche, Ermanno Krumm evita ogni artificio retorico per puntare a un contatto reale con il lettore attraverso una lingua asciutta e forte. La parola poetica si fa gesto, appello, lontana dalla tentazione dell'iperletterarietà. Senza compiacimenti autobiografici, Krumm ricostruisce la propria genealogia con l'allegria di chi, raccontando, si libera del peso delle storie familiari. Così l'esperienza che il padre ha fatto nel lager, la sua successiva ricerca pittorica, la brughiera dell'infanzia, la Milano povera e felice degli anni '50, gli amori della giovinezza e della maturità, ritornano in queste pagine con la freschezza di una distanza felicemente raggiunta.