Amorum libri tres
Titolo latino e ovidiano: struttura di canzoniere. Gli Amorum libri si pongono infatti all'incrocio fra la precedente attività di Boiardo in latino e quella in volgare, che sarebbe poi culminata nell'Innamorato. E mentre della poesia latina conservano il naturalismo ora esultante, ora sfinitamente malinconico, competono col Canzoniere petrarchesco nel perseguire il disegno d'un romanzo, le cui fasi sono fissate in tempo reale, senza gli accomodamenti e le sublimazioni della memoria. Viene narrato, dal succedersi di sonetti, canzoni, madrigali, ballate, una storia d'amore vissuta e sofferta fra il 1469 e il 1471, sigillata con la perfezione della poesia entro il 1477. Una storia che vedrà il pieno abbandono epicureo ai sensi interrotto dall'intervenire di un tradimento e poi trasformato in sconsolata rievocazione e rinuncia. Il modello del Petrarca è evidente anche nella lingua, che tuttavia conserva molti tratti emiliani e, tra sapidi arcaismi, un andamento paratattico che si direbbe correlato con gli accostamenti di colori puri in immagini di vita aristocratica: da affresco quattrocentesco. Questo schietto classicismo è poi inquadrato in schemi numerici caratteristici dell'autunno del medioevo. I tre libri (tre come gli Amores ovidiani) contengono ognuno sessanta componimenti, di cui cinquanta sono sonetti. Altri numeri regolano la costruzione dei testi e la loro posizione reciproca, con sottili alternanze tra strutture binarie e ternarie. Pure rilevante anche il ricorso all'acrostico per produrre col ricamo delle lettere la magica deificazione dell'amata.Tiziano Zanato ha commentato in modo impeccabile i procedimenti tecnici e retorici del grande poeta, rivelando poi con annotazioni ricchissime tutta la storia del lavorio poetico bisecolare che Boiardo ha assimilato e portato a perfezione. E'sorprendente che un commento di questa fatta non sia mai stato tentato per gli Amorum libri; è una fortuna che esso sia stato finalmente realizzato.
Momentaneamente non ordinabile