Abitazioni immaginarie
Il rapporto tra Poe e Baudelaire è una storia straordinaria che racconta la profondità di una relazione in cui l'autore diventa un confidente e un nume protettore di chi lo traduce. E mostra come l'arte del tradurre possa unire l'ascolto scrupoloso della lingua originale con la cura inventiva per la propria lingua. Di quella vicenda il libro sceglie alcuni passaggi esemplari, che lo stesso Baudelaire aveva voluto raccogliere sotto il titolo di "Abitazioni immaginarie". Si tratta di due racconti di Poe connessi tra loro, "Le terre di Arnheim" e "Il villino di Landor", seguiti da un testo che di quei racconti è come la proiezione teorica "Filosofia dell'arredamento".
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