Il paese delle nevi
Nel conferirgli il premio Nobel per il 1968, l'Accademia di Svezia ha riconosciuto a Yasunari Kawabata "magistrali doti di narratore che esprimono con grande sensibilità l'essenza dell'anima giapponese".Il libro che qui presentiamo - e che è stato anche il suo primo ad esser tradotto in italiano - è considerato un capolavoro di finezza psicologica e stilistica. Scritto nel 1934, ma completato solo nel 1947, mostra al su meglio l'arte sottile di Kawabata, poeta dei sentimenti ch einnesta sull alinea classica dei poemi seicenteschi del suo paese le suggestioni ch egli vengono da una appassionata frequentazione della cultura occidentale. Il "paese dell enevi" è il paradiso terrestre sull acosta occidentale dell amaggior isola del Giappone, dove l aneve è alta quindici piedi, e sorgono terme squisite, e delicati luoghi di villeggiatura. In questa scena si dipana la storia di Shimamura, ricco e raffinato esteta, e di komako, geisha dell eterme. Komako fa parte di una categoria di geishe assai diverssa da quell ach eabita la città: le cortigiane del paese delle nevi non potranno mai diventare famose musiciste o danzatrici, penetrere tra le quinte dell apolitica o degli affari: il loro destino è quello di maturare tra gli incanti e la corruzion edel "paradiso", perpetuamente dedite ai signori ceh, secondo le tradizione, salgono alle terme per trovarvi il riposo perfetto.L'incontro di Shimamura e Komako è dunque un incontrod'amore, ma da esso non nascerà che un gioco di trasporti continuamente rattenuti, rinfocolati, destinati a svanire, in un paesaggio di sogno, dove le chiacchiere discrete degli alberghi e la ricerca della bellezza costituiscono un ricamo ripetuto, sempre fascimosamente elusivo.
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