Fattacci. Il racconto di quattro delitti italiani
La vendetta del canaro, l'ultimo delitto del boia di Albenga, l'omicidio del nano della stazione Termini, la strage del marchese Casati: quattro fattacci di "nera", raccontati dopo aver spulciato i resoconti giudiziari, i verbali degli interrogatori, gli aricoli di cronaca, le perizie psichiatriche, le lettere, i diari, le confessioni, le testimonianze.L'autore fruga nel groviglio di complicità, rancori soffocati e taciuti che stringono in una stessa trama vittime e carnefici. E il fattaccio diventa lo spartiacque, il punto di svolta dal quale non si può e non si deve tornare indietro, alle antiche miserie, ai compromessi e alle vessazioni silenziose e sepolte. Consacrata dalla "maestà del vero", la violenza apre così uno spiraglio su un inferno dove la periferia fatiscente e il palazzotto nobiliare, la gabbia del toscani e il misero tinello "in stile" raccontano di un'umanità feroce e senza scampo, che nel delirio trova l'oscuro specchio di sé e del suo incoercibile bisogno di redenzione.