Il manuale degli inquisitori

Il manuale degli inquisitori

"Il manuale degli inquisitori" è la somma dei resoconti che cinque personaggi, tutti legati fra loro, fanno degli stessi avvenimenti: Joao, ingegnere di origini contadine capitato in una famiglia dell'aristocarazia portoghese che non vuole accettare; Titina, la devota governante del focolare domestico , che coltiva segrete aspirazioni materne; Paula, sorella minore di Joao e figlia illegittima, che passa la sua gioranta ad immaginare una vita che avrebbe potuto essere e che non è stata; Mila, la giovane amante del padre di Joao, attraverso la quale rivive il mito dell'antica sposa; e infine il padre di Joao, potente ministro di Salazar, personaggio simbolo del Portogallo vecchio, che ha vissuto un lungo declino prima di scomparire. A questi resoconti si aggiungono i commenti degli altri personaggi che a mano a mano vengono coinvolti nella narrazione; ritroviamo così la figlia del fittavolo sedotta dal padrone, l'ex moglie di Joao e suo zio , la cuoca di casa, nonché madre di Paula, un veterinario, la terapista del ricovero della Misericordia, un handicappato, un portiere, un ex ufficiale dell'esercito: tutti quanti, con le loro, a volte contradditorie, storie, versioni dei fatti, fanno i conti con se stessi, con il Portogallo. Grazie a questo sapiente intreccio di voci, Lobo Antunes, sullo sfondo della corrotta società portoghese negli anni della dittatura salazarista, ricompone una saga centrata sull'idea della casa tutelare; qui però domina l'assenza di un nucleo famigliare perfetto, completo, quasi a suggerire l'impossibilità della pienezza della realizzazione totale dei propri desideri e delle proprie aspirazioni, essendo ognuno vittima di un destino scritto da altri, contro il quale non si può combattere.
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