Storia dei paesi balcanici. Dalle origini ai giorni nostri
Nel congresso dei popoli oppressi, che riunì a Roma dall'8 all'11 aprile 1918 delegati cechi, polacchi, romeni e slavi meridionali, fu riaffermato il diritto di ogni popolo al proprio Stato nazionale. Dopo la fine degli scontri bellici, l'applicazione pratica di questo sublime principio [...] divenne ben presto l'incubo dei diplomatici europei. Al compito pressoché inestricabile di arrivare a tracciare confini in grado di riscuotere consensi, in presenza di una tipica frammentazione dei gruppi etnici, in cui la lingua varia "di villaggio in villaggio, quasi di fattoria in fattoria" (Marx), gli uomini di stato delle conferenze di pace parigine erano del tutto impreparati. Una tremenda ignoranza delle circostanze etnografiche e geografiche portò a conclusioni fatalmente errate, e all'impossibilità di evitare decisioni sbagliate.