Il discorso a meraviglia
L'introduzione di Giulio Ferroni chiarisce in che senso la poesia di Cacciatore rinvii a un orizzonte manieristico e barocco, configurandosi come una poesia-pensiero insieme metafisica e antimetafisica, in cui l'uso del vario repertorio di artifici metrici, retorici e strutturali non è mai gratuito, ma sempre finalizzato a colpire la sostanza profonda della lingua, a riprodurre anche sul piano stilistico il nucleo tematico che percorre l'intera produzione poetica di Cacciatore: il gioco di trasmutazione incessante in cui è presa la realtà.
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