Ritratto di un secolo (Muchtar-Il quinto angolo-Genealogia-La grande casa-Al di là del Lete-Arrivederci)
Pubblicato nel 1989 per ragioni di opportunità politica, Il quinto angolo rievoca la travagliata esistenza di un "uomo superfluo" nel cui destino si riflette non solo la storia individuale dell'autore, ma anche quella collettiva della Russia sovietica e stalinista evocata nelle sue fasi più crude e toccanti, dal '17 fino agli anni '60. Con "Genealogia" - novella autobiografica che attraverso una serie di medaglioni ricostruisce la storia delle famiglia a partire da metà Ottocento - rivive un mondo colorito (un avo intraprendente artigiano, un nonno cerusico-farmacista, una nonna dispotica...) popolato di umili, tuttavia capaci di riscattarsi dalle sconfitte grazie alle risorse dell'intelligenza, dell'ironia, del sogno. Nelle avventure di Muchtar, cane poliziotto intelligente e coraggioso, si riflettono invece le esperienze dirette di Metter che negli anni '50 partecipò ad alcune inchieste della polizia giudiziaria, e trova presto una delle più amare riflessioni sulla precarietà della condizione umana e sul destino dei vinti. Gli ultimi racconti - "La grande casa", "Al di là del Lete", "Arrivederci" - nascono dal dialogo ininterrotto dell'autore con la scienza, gli amici scomparsi, i dubbi, le paure, l'orgoglio, chiudendo in un cerchio perfetto il ritratto di un'anima per tanta parte specchio di un secolo tormentato.
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