Racconti (1844-1849)
Agli inizi degli anni Ottanta Manganelli si è cimentato nella traduzione dei racconti di Poe, mettendovi tutta la sua competenza di anglista e i suoi estri di scrittore. Scrive Manganelli: "Poe è scrittore assai più mobile e articolato di quanto siamo abituati a giudicare, talora sottile, talora plasticamente invadente, lentissimo e mercuriale. La sua dinamica è il 'cattivo gusto' che mescolato d'astrazione e stravaganza produce risultati 'impossibili' assolutamente insuperabili".
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