Storia del Partito Comunista Italiano. 6.Il «Partito nuovo» dalla liberazione al 18 aprile
Il presente volume è il primo di una nuova serie che - dando seguito al grande lavoro compiuto da Paolo Spiano per gli anni 1921-1945 - intende ricostruire la storia del PCI dalla Liberazione al 1991, anni di scioglimento del partito. Il periodo qui preso in esame va dal 25 aprile 1945 al 18 aprile 1948, data della sconfitta del Fronte popolare alle prime elezioni parlamentari della Repubblica: tre anni straordinariamente densi di avvenimenti, nei quali il partito comunista diventa effettivamente un "partito nuovo", una grande formazione di massa che deve affrontare, sullo sfondo di uno scenario in rapida evoluzione, problemi inediti e difficili, nell'ambito politico come in quello organizzativo. Rapportata alla complessità di tale situazione, la storia del PCI, che appare strettamente intrecciata alla genesi del nuovo stato democratico, è molto più della storia del suo gruppo dirigente: è storia di idee, di scontri sociali, di battaglie politiche sostenute nel paese, nel governo, all'Assemblea costituente; è in effetti memoria - e spiegazione - di molte tappe fondamentali della vita italiana. In queste pagine, oltre al dibattito interno, di cui sono protagonisti personaggi assai noti, si è cercato di metter in luce il peso (e il condizionamento) esercitato dalla gran massa degli iscritti: una moltitudine di persone "comuni", ognuna con il suo carico di speranze e idealità, che ha dato vita a una potente macchina organizzativa, a uno straordinario organismo collettivo in grado di incidere profondamente sulla storia d'Italia. Renzo Martinelli, che ha potuto - grazie all'apertura degli archivi del PCI - compiere ricerche sulla base di un'analisi accurata dei documenti originali, ha messo in luce nella sua ricostruzione il nesso tra le diverse dimensioni del partito (la cultura, la politica, l'organizzazione), proponendo una linea interpretativa di grande interesse.
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