Versi d'amore
Le accessioni naturali del "Canto nuovo", le inquietudini decadenti dell'"Intermezzo di rime", l'arcaiso preraffaellita dell'"Isotta Guttadauro, il neoclassicismo goethiano delle "Elegie romane", l'intimismo crepuscolare del "Poema paradisiaco": nessuno come d'Annunzio ha segnato con tanta precocità echiarezza le tappe esemplari della poesia "fin-de-siècle. Dai sui "Versi d'amore e di gloria" si offre qui la parte più cara a moderni: quella che, anziché impettersi nei clamori della gloria, schiude l'ampio ventaglio dell'amore, fra abbandoni sensuali, raffinate fantasie e aspirazioni spirituali. Privilegiando il poeta lirico al vate eroico, offriamo le raccolte esemplari secondo l'edizione originale e nella loro integrità. Ogni poesia è introdotta da una sceda critica, e le cinque raccolte sono precedute da una prefazione.
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