Congedo della vecchia Olivetti
Il dialogo di un poeta con la sua vecchia macchina per scrivere diventa memoria del passato, ricordo dei maestri (a partire da Franco Fortini che fu l'ideatore del nome 'Lettera 32' quando lavorava all'Olivetti), scuola di scrittura e di poetica, bilancio esistenziale, storico, epocale.E' questo il libro più organico che D'Elia ci abbia dato finora, ma anche il più vario e articolato, con una compresenza di generi diversi, dal lirismo della quotidianità (i piccoli segni, le percezioni di una realtà impoetica) ai poemetti "incivili", che danno voce all'effettiva non cittadinanza di ogni diversità e minoranza, intendendo ritrovare in modi nuovi l'andamento ragionativo e affettivo di Pasolini.
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