La iena di San Giorgio. Tragedia per marionette
La Iena di San Giorgio fu la prima storia, di tante, messa insieme dal teatro dei Sensibili, che creammo Erica Tedeschi e io, nel 1970, nel pianterreno dove abitavamo ad Albano di Roma. Io davo voce a tutti i personaggi, erica mi pporgeva i fili e cantava nelle pause. Uscita dal nostro teatrino d'appartamento, dove non si potevano che avere dodici-quindici spettatori, tirata fuori dai depositi dell'Opera di Roma sulla Prenestrina, la Iena ebbe i suoi giorni di splendore con le recite pubbliche organizzate dal Teatro Stabile di Torino e fece due mesi di repliche [...] Non ci furono, né mai dovrebbero esserci, volgarizzazioni televisive. Uno spettacolo autentico di marionette non s'imbratta o non si nullifica in quella negazione di ogni realtà teatrale e di ogni respiro e grido di poesia. Lontano dalle bestiali telecamere, sorda alle opinioni di quelli che non capiscono, la Marionetta si cala il sipario sugli occhi con dignità e muore.