Disegni

Disegni

Ci sono alcuni disegni, quelli più antichi (presi dai carnet che portavo con me quando visitavo un museo o una mostra), che sono proprio come appunti di frasi. Eppure da quei segni - e non me l'aspettavo nemmeno - viene fuori effettivamente la scultura o la pittura che mi avevano colpita. Ho esercitato la pittura per anni e quindi i miei disegni sono di tante verità. Alcuni nascono da un rapporto con la natura, prima ancora del mio rapporto con l'arte impressionista o postimpressionista. Altri invece riguardano forme o anche solo fantasie, cioè il disegno come appunto di una forma o come linea abbastanza definita, che corrisponde a una visione d un oggetto, di una pittura, di una persona, di un modello insomma. Generalmente questi sono fatti a memoria, sono fantasie. Sono delle serie infinite. Facevo tante volte, magari per anni, la stessa figura abbozzata con una linea. Ci sono molte variazioni su questi temi. Credo però che siano migliori gli appunti presi dal vero, tratti che rispondono alla fisionomia di una persona, rispetto a quelli più calligrafici.Un disegno deve essere sintetico. Può essere fatto con una linea oppure con tratteggi senza confine, alla maniera pittorica. Deve essere espressivo, ma non oratorio. Il disegno è sempre stato considerato la probità dell'arte. Infatti è più difficile barare con un disegno. Il disegno è più collegato direttamente con la sensibilità dell'artista, con la precisione del suo occhio. Denuncia, più che una pittura, la debolezza o la forza dello spirito di un artista. (Lalla Romano)
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