L'inverno dei Mongoli
Autunno 1944. Nel corso di un rastrellamento un reparto di tedeschi si accampa in un paese dell'Appennino ligure. I partigiani sono già altrove e i soldati fanno razzie contenute nell'ordine della norma. Quando il pericolo sembra svanito, l'imprevisto: un gerarca a riposo viene trovato per strada, con l'alta divisa da cerimonia, cadavere. Subito il tenente Gruber, comandante del reparto, decide di radere al suolo il paese. Al suo seguito c'è un ufficiale della Repubblica sociale italiana, il capitano Contini, un fascista stanco e disilluso. Contini cerca di evitare la rappresaglia e chiede a Gruber di poter indagare sull'omicidio. Gruber gli concede trentasei per ore per trovare il colpevole.Tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere, molti avrebbero avuto un movente (rigorosamente non politico) per far fuori l'ex gerarca. Il detective Contini conclude la sua indagine, ma il finale sarà amarissimo. La sconfitta storica e morale del fascismo sembra ancora più emblematica nella parabola umana di un fascista "buono".
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