Joyce: il mestiere dello scrittore
La grandezza di Joyce, come quella di Shakespeare, sta nella straordinaria fedeltà e dedizione al loro mestiere, rispettivamente di scrittore e di uomo di teatro. Questo libro si propone di illustrare, attraverso una ricognizione puntuale ed approfondita dell'opera narrativa e saggistica di Joyce, il suo impegno e la sua padronanza di un mestiere che è al tempo stesso mistero, il mistero della scrittura come creazione. Lo rivelano in primo luogo le sue lettere, che forniscono l'involontaria versione finale di quell'autoritratto - "Ritratto di artista", secondo la definizione joyciana - che egli aveva cominciato a disegnare fin dai primi anni a Dublino. E la rivelazione, oltre che nelle sue opere maggiori - da Gente di Dublino a Ulisse, da Dedalus a Finnegans Wake - è ancor più chiara in quelle da lui respinte o lasciate incompiute. Se è vero che le opere di Shakespeare e di Joyce sono le nuove Bibbie del mondo moderno, è bene non soltanto esplorarne i libri canonici, ma anche affidarsi alle suggestioni di quelli che vengono considerati apocrifi.Per questo, nel fornire una guida ai grandi monumenti dell'arte joyciana, questo volume riserva ampio spazio alla visitazione degli scritti sparsi, dalle Epifanie a Le gesta di Stephen, da Giacomo Joyce a L'Irlanda alla sbarra.
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