Il linguaggio dell'arte romana

Il linguaggio dell'arte romana

Nella Roma all'apice dello splendore, l'arte diventa veicolo privilegiato per esprimere messaggi non solo estetici ma anche politici, ideologici e morali: forme specifiche, mutuate dall'arte greca, comunicano altrettanti valori specifici, squisitamente romani. Tali forme diventano così standard, simboli costantemente ripetibili e riconoscibili da ogni abitante dell'impero. L'ecclettismo dell'arte romana non va dunque letto come fenomeno di decadenza del gusto, ma come consapevole esigenza di creare un sistema semantico organico e statico. Ipotesi che nel corso del libro trova conferma nel serrato confronto tra opere d'arte romana e originali greci: in particolare le raffigurazioni di battaglie e di riti religiosi, quali le processioni, dove la componente simbolica si fa più evidente e dove più chiaramente emerge la tipizzazione delle forme. Si delienano così i contorni di un linguaggio figurativo coerente e di grande immediatezza espressiva, capace di trasmettere messaggi di forte impatto emotivo, secondo schemi non dissimili da quelli dei moderni mass-media.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Espiazioni
Espiazioni

Andrea Degani
Linee e confini
Linee e confini

Mario De Rosa
Il respiro della vita
Il respiro della vita

Giorgio De Luca
La tela di Vienna
La tela di Vienna

Cutini Manuel
Sentieri e briciole
Sentieri e briciole

Lorenza Basilavecchia
Granelli di poesia
Granelli di poesia

Augusta Potestà
L'Artiglio
L'Artiglio

V. Gelain, Donato Altomare
La scritta d'oro
La scritta d'oro

Serafino Randazzo
Luci ed ombre
Luci ed ombre

Adriana Torre
Quando al cinema c'è Star Wars
Quando al cinema c'è Star Wars

Mongini Giovanni, Vianello Nicola