Massoneria illuminata
da fonti archivistiche fin ora sconosciute agli storici, da un materiale documentario eccezionale per la sua unicità, ricercato e trovato negli scaffali di associazioni private sparse in tutta Europa, è nato questo libro che possiamo a giusto titolo definire la prima storia della amssoneria europea nell'età dell'Illuminismo. I suoi protagonisti sono personaggi diversi per formazione culturale e estrazione sociale: sono spesso uomini comuni, commercianti , impiegati o funzionari di stato a cui si accompaganno -nel sospetto delle polizie di ogni paese- gentiluomini di rango, grandi borghesi, uomini di governon e rappresentanti eminenti del mondo delle professioni. Secondo una traccia quasi invisibile questi uomini che si definiscono fratelli e si associano in centinaia di logge, danno vita ad altrettanti microcosmi in cui aleggiano criteri di libertà e uguaglianza e dove ragione e virtù si pongono fondamento di un auspicato ordine sociale e morale. Più concretamente le logge massoniche trasmettono una filosofia e una pratica politica fondata su leggi e costituzioni, su elezioni e oraganismi rappresentativi. In quelle associazioni si esercitano nuove forme di potere personale, si affinano le capacità di lettori, commentatori e oratori. In altri termini le logge -e, ad esse contigue-, le accademie scientifiche e le società letterarie, si costituiscono come forme di governo repubblicano e democratico che si svilupperanno in maniera tanto lenta quanto discontinua in Eropa occidentale sullo scorcio del XVIII secolo.