Il disincanto del mondo. Una storia politica della religione
Dei lavori per molti aspetti pionieristici di Emile Durckheim, Max Weber e Rudolf Otto, la riflessione sulle società ha in qualche modo confinato la religione in un territorio di non certo metodica frequentazione. Il primo obiettivo che questo libro si pone è dunque quello di riannodare il filo interrotto di una tradizione di studi, restituendo così al proprio tema la centralità che gli spetta. La religione, o comunque il religioso, lungi dal ridursi, come vorrebbero alcune letture superficiali, ad una semplice sovrastruttura, ha modellato per secoli la realtà collettiva ed in particolare, con una profondità insospettabile, le forme della politica di tutte le società, fino alla nostra, il cui segno forte sembra essere rappresentato proprio dalla fine, dall'uscire fuori dell'antica economia religiosa. Ciò che caratterizza il nostro mondo è, con Weber, il disincanto del mondo.Il libro pone tre temi centrali. La storia delle cosiddette "grandi religioni", in quanto corrispondente alla progressiva messa in questione del primordiale rigore religioso; la specificità rivoluzionaria del cristianesimo come radice dello sviluppo occidentale; il divenire delle società contemporanee in quanto caratterizzato, con il trionfo della tecnica ed il radicarsi delle procedure democratiche, da un movimento verso una civiltà al di fuori della religione.
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