Ognuno muore solo
Berlino 1940-42: negli anni del trionfo del Terzo Reich, due coniugi operai provano a sfidare il terrore nazionalsocialista con l'arma del coraggio e della speranza, dopo aver appreso la notizia della morte in guerra del loro unico figlio. Ma il romanzo, costruito su documenti autentici della Gestapo e uscito postumo nel 1947, è anche la storia di una città: storia di personaggi e figure anonime, gerarchi del partito e piccoli delinquenti, funzionari della Gestapo e innocenti. Una coralità di volti e sentimenti che Fallada descrive con minuto realismo al di là di ogni contingenza storica.
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