La cultura dei fiori
I fiori come parole. I fiori come segni. Tutti usiamo a brani un linguaggio di cui conosciamo a malapena qualche frammento. Jack Goody ne traccia qui una geografia e una storia, iniziando con l'interrogarsi sul motivo per cui in Africa esista un limitato numero di usi dei fiori - sia coltivati che naturali, sia nella vita quotidiana che nella rappresentazione - per continuare poi in una perlustrazione a tutto campo, dall'antico Egitto ai giorni nostri. L'uso dei fiori si collega al sorgere di avanzati sistemi di agricoltura, allo sviluppo delle stratificazioni sociali e al consumo dei beni di lusso cui è legata la storia dell'orticultura estetica. La cultura dei fiori si fonda su una molteplice tradizione di testi scritti, si articola secondo lo sviluppo del commercio e dei sistemi di comunicazione, che contribuiscono a diffondere e trasformare le attitudini culturali, ma incontra anche degli ostacoli, come il rifiuto puritano dei fiori, dei loro significati e della loro rappresentazione artistica. Non mancano indagini su aspetti particolari, come per le culture dell'Estremo Oriente o sui significati estetici e politici dei fiori durante la rivoluzione culturale, ma nell'insieme l'itinerario di Goody si snoda secondo temi di lunga durata e costituisce la prima ricerca globale sull'uso dei fiori nei contesti teologici, ideologici, dei processi di produzione, dei sistemi di "classe" e della vita quotidiana. Attraverso la letteratura, la ricerca sul campo e anche, perché no, l'esperienza personale Jack Goody si rivolge al lettore che, dalle più diverse prospettive, è interessato ai fiori e alla loro funzione simbolica attraverso le culture e i secoli.
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