Il re nascosto. Miti politici popolari nell'Europa moderna
Nella storia europea non mancano i casi di sovrani che sacrificano la vita per il bene dei loro sudditi. Alcuni diventano addirittura oggetto di miti e leggende, che li vogliono salvi grazie a forze sovrannaturali, trasportati magicamente su isole lontane o immersi in un sonno profondo in qualche grotta segreta; pronti però a ritornare nel caso in cui la patria chiami. In queste leggende il potente sembra celarsi agli occhi del mondo come un nume tutelare per meglio conoscere la verità, e infine svelarsi quando la giustizia lo richiede.A corollario di un fenomeno così diffuso sta un'ampia casistica di frodi e imposture, di entusiasmi popolari e di attese messianiche. Bercé ne esamina in particolare tre: Sebastiano del Portogallo, scomparso in battaglia nel 1578, ma mai creduto morto dal popolo portoghese; il principe Dimitri, erede al trono di Russia, scomparso in circostanze misteriose nel 1598 e "riapparso" a reclamare il suo ruolo nel 1603; Francesco di Valois, pretendente al trono di Francia come "legittimo re cattolico" dopo l'ascesa di Enrico quarto. Dall'analisi di questi esempi, lo storico francese fa emergere una storia delle rappresentazioni popolari del potere, delle forme in cui l'opinione pubblica crede di riconoscerlo, delle prerogative e dei ruoli che vuole attribuirgli: un capitolo di storia della mentalità collettiva in cui possiamo ritrovare vizi e virtù della società di massa.
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