Franz Kafka
L'opera di Kafka ci giunge, com'è noto, in virtù di un tradimento. Max Brod, l'amico di una vita, disattende le indicazioni testamentarie dell'autore e pubblica le carte che Kafka voleva destinare alla distruzione. Anche per questo, certamente, la forma che domina alcune delle pagine più commentate della letteratura del Novecento è l'incompiuto. Romanzi, racconti, ma soprattutto moltissimi spunti e abbozzi di storie: l'opera rimane allo stadio in cui è più vicina alla vita: Forse per ciò, molti sono stati tentati di sovrapporre radicalmente l'una all'altra.Claude David si pone un obiettivo diverso e, in una biografia pensata apparentemente come semplice racconto descrittivo, riesce a offrire al lettore una serie di informazioni che aiutano a capire Kafka lontano dagli stereotipi che la sua stessa "letteratura" ha prodotto.Il percorso proposto al lettore ha inizio dal "branco" familiare, i cui componenti Kafka odia "tutti in fila", e dalla ricostruzione del rapporto fra l'autore e Praga, città detestata con tutte le risorse dell'amore e dalla quale pare difficilissimo allontanarsi, se non a prezzo di complicate elaborazioni di itinerario o per i sempre più frequenti soggiorni in sanatorio. Seguono, poi, le figure di donna - Felice Bauer, Grete Bloch, Milena Jesenka, Dora Diamant -, volti che si illuminano nelle pagine di un dolente carteggio per poi scomparire, più come fantasmi di ossessioni personali che come donne della realtà. E ancora vengono ricostruiti nel dettaglio il rapporto imperfetto con ebraismo e sionismo, vissuti come maschere dell'identità, o l'idea dell'amicizia, sempre - anche quella con Max Brod - sull'orlo del silenzio, dell'afasia.Claude David insomma, ci mostra come tutto, nella vita di Kafka, sembri fermarsi alle soglie dell'incompiuto: come nell'opera, ma parallelamente ad essa.