Novelle amorose ed esemplari
Nobildonna, dama di corte nella Madrid del Siglo de Oro, Maria de Zayas y Sotomayor scrive e pubblica nel 1637 novelle che parlano di passioni e tradimenti, di tentazioni erotiche e cruente vendette. Narra di donne ingenue ingannate da cinici seduttori, di fanciulle che, costrette per oscure vicende a travestirsi da uomini, finiscono per assumerne i comportamenti, di mezzane che tramano nell'ombra, di giovani signore che sognano l'adulterio e, se l'occasione è propizia, lo mettono in atto. Racconta di languidi amanti perseguitati dalla sfortuna, di uomini prevenuti o creduloni che vengono facilmente raggirati da femmine scaltre, di personaggi crudeli e corrotti, capaci delle peggiori nefandezze e per queste, alla fine, giustamente puniti. Storie di menzogne e agnizioni, di gelosie e rivalità , di duelli alla spada e notturne esecuzioni, di conventi monacali compiacenti, le cui porte si schiudono a presenze più o meno passeggere, che nulla hanno a che vedere con la vocazione religiosa. La singolare tensione di questi racconti ha un'eco figurativa intensa e affascinante in più di un pittore degli anni di passaggio fra XVI e XVII secolo, come mostrano gli esempi scelti per illustrare il presente volume, tratti da opere di Francisco de Zurbaran.Talvolta drammatiche, talvolta esilaranti e ironiche, le "Novelle amorose ed esemplari" conobbero per oltre due secoli un autentico successo, e non solo in Spagna. Oltre i Pirenei, celebri scrittori ne rielaborarono furtivamente le trame, altri, più correttamente, le tradussero.Nella critica letteraria romantica e moderna, di volta in volta e sempre per i medesimi motivi, Maria de Zayas venne tacciata di immoralità , esaltata come scrittrice realistica, ammirata come autrice erotica. Riscoperta dalle femministe americane negli anni Settanta, fu interpretata come una perspicace antesignana delle loro rivendicazioni. Nota a partire dal Seicento in Francia, in Inghilterra, in Germania e infine in America, sinora in Italia, patria della novella decameroniana cui si era ispirata e dalla quale aveva mutuato il pretesto narrativo e la 'cornice', Maria de Zayas era del tutto sconosciuta.
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