Oreste
Ritornano nell'Oreste, i matricidi, cui si aggiunge, come vuole la tradizione, Pilade il fedele. Ma Euripide interviene drasticamente sulla materia mitica e sulla forma tragica. La fabula si arricchisce e si complica; sotto la sferza della disperazione, gli 'eroi' non arretrano dinanzi all'idea dell'omicidio e del ricatto. L'autore moltiplica i registri stilistici adeguandoli ai nuovi contenuti, che inglobano suspense, ironia, grottesco e attribuiscono alla struttura un carattere di forte originalità, pari alla funzionalità scenica. Nella storia della tragedia Euripide si staglia come il grande eversore.(Vico Faggi)
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