Il codice nel nuovo processo
Il codice come libro di semplice lettura. E' il risultato cui mira l'autore senza rinunciare alla scientificità del linguaggio, pianificandolo in scrittura accessibile ai non addetti ai lavori. Rendere il diritto alla portata del cittadino, che ne è destinatario e fruitore, è operazione culturale particolarmente necessaria in un mondo in cui la specializzazione produce alienazione, il soggetto di diritti rischia di diventare prigioniero di formule incomprensibili, l'affidamento ai tecnici elimina ogni spazio di autenticità .Rinnovando la felice esperienza del commento a Costituzione italiana, pubblicato in questa collana, l'autore continua un percorso "divulgativo", mai riduttivo e banalizzante, in cui valorizza i contenuti normativi, esplicitando i meccanismi apparentementi astrusi delle formule legislative ed evidenziando luci ed ombre della macchina giudiziaria.Il codice cessa di essere oggetto misterioso, il processo riacquista la sua dimensione di insieme di regole applicate al giudizio penale, il diritto si riavvicina al suo utente effettivo senza l'intervento di soggettive mediazioni.
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