Donne all'assemblea
"In un'atmosfera di stanchezza, di sfiducia, di disinteresse nascono le "Donne all'Assemblea". Ed è significativo che questa commedia concluda, giungendo alle estreme conseguenze paradossali, quella che si potrebbe dire la trilogia femminista di Aristofane, iniziata nel 411 - venti anni prima - con "Tesmoforiazuse" e "Lisistrata". [...]Poiché gli uomini sono quello che sono, e tutto nelle loro mani va come peggio non potrebbe, rimane una sola salvezza: che le donne assumano esse il potere; [...] ed è del tutto naturale che le donne, assunto il potere, facciano esattamente il contrario di quello che avevano fatto sempre gli uomini. La civiltà degli uomini aveva costruito la famiglia e la proprietà: e le donne, accortamente, distruggono anzitutto questi due pilastri della società. Donne e beni in comune: e così crolla tutto. L'umanità ripiomba per decine e centinaia di millenni, agli albori dell'esistenza dell'uomo. Tutto da rifare". (Raffaele Cantarella)
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