Gli architetti del Partenone
Indicato e accettato per secoli come il capolavoro, il modello della perfezione calcolata, delle armonie prestabilite nell'arte architettonica, il Partenone appare in tutt'altra luce nell'indagine di Rhys Carpenter. Un esame minuzioso delle fonti e soprattutto delle strutture del tempio che si erge sull'acropoli ateniese permette allo studioso americano di individuarvi la "ricostruzione", su scala più ampia, di un tempio precedente, già in parte ultimato ad opera di un altro architetto. Due furono infatti gli architetti del Partenone e due furono i Partenoni stessi; il prototipo dell'architettura apollinea è così in realtà frutto dell'improvvisazione empirica, in cui entrarono materiali, persino alcune colonne concepite per un'opera anteriore, profondamente diversa. Non solo, ma nella costruzione del Partenone si fronteggiano, coi due architetti rivali, due fazioni politiche opposte nella Atene del V secolo avanti Cristo, capeggiati da due statisti quali Cimone e Pericle. La storia, la descrizione, l'analisi di un edificio entrano qui nella storia di una città e si allargano in una discussione generale sull'architettura dei templi greci nel loro contesto storico.
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