Lo scrittoio di Ugo Foscolo
Con questo libro si entra nel laboratorio poetico del Foscolo, dai sonetti ai Sepolcri e alle Grazie.Quella del Foscolo è poesia dotta e raffinata, e il primo compito del critico è quello di cogliere la tensione che c'è tra la ricerca di un linguaggio proprio e il confronto con i modelli: dai poeti antichi sino all'Elegia del Gray e l'Ossian e la Sépulture del Legouvé, della Musogonia del Monti alle ottave di Paolo Costa.Foscolo non è un fenomeno letterario eccentrico. La linea che dalla ricezione del petrarchismo e dai moduli preromantici porta sino all'accorato pessimismo dei Versi del velo nelle Grazie corrisponde a un nodo essenziale della cultura italiana ed europea. E le ultime cose scritte dal Foscolo prima dell'esilio sono la prima autentica espressione poetica dell'Italia della Restaurazione.L'antilluminismo dei Sepolcri è in sintonia con tendenze nuove a cavallo tra i due secoli. E in più il recupero del messaggio dell'Iliade diventa lo strumento per superare le angustie del politico, in una visione che ingloba il politico e lo trascende.Una costante utilizzazione dell'epistolario ha permesso in questo libro di cogliere più da vicino il lavoro del Foscolo al suo scrittoio, e anche il suo porsi come personaggio, con le sue passioni e le sue crisi. E il riesame degli autografi originali del Foscolo si è rivelato proficuo non solo per un frammento politico inedito, ma soprattutto per la ricostruzione delle varie fasi di composizione delle Grazie, delle quali - attraverso anche il gioco sottile e mai finito delle varianti - viene proposto un itinerario nuovo.
Momentaneamente non ordinabile