La pianura in fiamme
I racconti che compongono "El Llano en llamas" (1953) ripropongono, come pezzi di un mosaico dalle tinte a volte fosche a volte sbiadite, a seconda dell'angolatura da cui lo si guarda, i personaggi e gli spazi di un Messico che Rulfo trae direttamente dall'esperienza personale e dai racconti ascoltati dalla viva voce di uomini e donne del suo paese. E le voci degli esseri che abitano, quasi come apparizioni, le vicende narrate dal grande scrittore messicano sono le stesse dell'universo di "Pedro Paramo": gridi, mormorii, preghiere, imprecazioni, domande senza risposta di una terra che mette in mostra le sue radici più profonde. Il tutto raccontato con un linguaggio aspro e tagliente, ma con una ricchezza stilistica che ricrea nei minimi particolari lo spagnolo popolare, così come ha sottolineato lo stesso Rulfo: "è la lingua che si parla ancora in alcuni paesi della provincia messicana. E' l'eredità dei secoli XVI e XVII. Ancora si parla così, anche se non è registrato tale e quale. Quel linguaggio non è esattamente fotografato, è inventato".
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