Vasi cinesi
Fugge e ritorna, cerca ed è ricercato, viene ucciso ma rinasce, vuole la solitudine per immergersi ancora nel mondo, osserva ed è osservato, si innamora ed è amato, narra le sue storie e attrae quelle degli altri. Chi è dunque Claudio, il camaleontico attore delle vicende raccontate in questo libro? E chi è il narratore, dapprima voce anonima equidistante, poi sempre più personaggio che esce allo scoperto per interagire con il protagonista come se questi, con la sua forza magnetica, lo costringesse ad abbandonare il suo ruolo? Claudio compare, nei dodici capitoli di questo libro, continuamente cambiato e sempre uguale a se stesso, in un gioco mutevole eppure perfetto come una scacchiera o come un cruciverba la cui soluzione porta con sé una inevitabile fine. Nel gioco divertito delle parti e delle inafferrabili identità, i "segmenti" che compongono Vasi cinesi si articolano in un calcolato equilibrio: anzi l'architettura, il valore dei numeri, i vari ritorni a distanza permettono di individuare un filo narrativo coerente. Il lettore sarà sorpreso da continui colpi di scena e dopo aver seguito,Claudio attraverso i suoi itinerari fantastici apparentemente centrifughi, resterà stordito da un ultimo evento, capace, miracolosamente, di chiudere il cerchio.
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