Il persecutore
"Un individuo che, pur dotato di enorme intuizione, sia molto ignorante, molto primitivo. Un personaggio che non pensi. Un uomo che non abbia pensieri, ma solo sensazioni, che, nella sua musica, nei suoi amori, nei suoi vizi, nella sua infelicità, sempre e dovunque non agisca che a livello di sensazioni". Cortazar racconta d'aver cercato a lungo il protagonista di questa "long-short-story" che lo perseguitava da tempo, nel mondo della letteratura e dell'arte, e di averlo riconosciuto, alla fine, nel profilo biografico di Charlie Parker, pubblicato sulle gazzette in occasione della morte. Omaggio al mondo del jazz e alle sue ossessioni creative, cui Cortazar era così intimamente iniziato, "Il persecutore" -pubblicato per la prima volta nel 1959, nella raccolta "Las armas secretas"- non è soltanto racconto biografico, ma interrogazione in forma narrativa sull'irriducibilile alterità del genio artistico. La figura tragica di "the Bird" è ombra ad uno dei molti volti di Cortazar, la cui opera trova in questo racconto un momento di svolta dalla rarefazione delle atmosfere fantasctiche al confronto "esistenziale" con l'altro che, sempre e dovunque, è simile.
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