I poeti surrealisti spagnoli
L'antologia di Vittorio Bodini, edita per la prima volta nel 1963, ha rappresentato una vera scoperta, persino per la critica spagnola, della straordinaria esperienza poetica che tra il 1920 e il 1936 ha saputo tenere il passo con le più attive avanguardie europee.Come dimostra l'indagine di Bodini, che procede come un racconto aperto anche al lettore non specialista, la poesia spagnola di quegli anni mira alla creazione di un nuovo linguaggio, senza che i surrealisti iberici chiedano alle tecniche del surreale o del sogno una sperimentazione particolare, o intendano cercare una nuova psicologia, una morale inedita, e magari un'arma di insurrezione politica. Tutti questi risultati sono come un punto d'arrivo non cercato e non dichiarato. Sta qui la novità e l'apertura di poeti come Larrea, Diego, Alberti, Garcia Lorca, Aleixandre, Villa, Cernuda, Altolaguirre, Prados, che Bodini ha interpretato in una traduzione ritenuta a giusto titolo esemplare e memorabile.Questa nuova edizione si avvale di uno studio di Oreste Macrì, che sottolinea i meriti e le intuizioni di Bodini, dando un quadro delle indicazioni che sono venute dagli studi che il libro ha promosso.
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