Trattato dei tre impostori. La vita e lo spirito del signor Benedetto De Spinosa
Il Traité des trois imposteurs (o Esprit de Spinosa), scritto fra lo scadere del XVII secolo e i primi anni del XVIII, esprime precocemente, con maturità già illuministica, la consapevolezza del nesso tra critica religiosa e coscienza politica. Il testo denuncia con veemenza l'origine politica delle religioni e la presunta missione divina dei tre grandi legislatori e impostori della storia umana. Costruito secondo una collaudata tecnica libertina, attraverso un sottile gioco di incastri di citazioni, il "Traité" ha per struttura portante alcuni testi spinoziani e hobbesiani, a cui si aggregano brani di autori della tradizione libertina italiana e francese, come Vani e La Mothe Le Vayer, e dell'atomismo di origine gassendista, come Guillaume Lamy. La prima edizione del Traité, pubblicata dall'editore Levier all'Aia nel 1719 (in cui si trova anche la prima biografia di Spinoza), comprende anche importanti capitoli estratti da Charron e da Naudè sulle divisioni interne alla cristianità, sulle superstizioni e l'origine delle monarchie. E' questa edizione che presentiamo, a lungo ricercata ma rimasta ignota agli studiosi per varie vicissitudini, e adesso finalmente studiata e commentata. Si potrà così conoscere questa prima "enciclopedia" del libero pensiero, anticristiano e antiassolutistico, autentico testo- simbolo dell'illuminismo radicale.
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