L'elefante
Questo volume presenta i migliori racconti dell'umorista polacco, che nelle sue invenzioni ilari e paradossali non ha risparmiato gli attacchi diretti contro le principali malattie interne del regime, soprattutto la burocratizzazione e la retorica.Animati da un'immaginazione gremita e goticizzante, gli apologhi di Mrozek non si esauriscono in una clamorosa trovata - come la militarizzazione degli scrittori e dei poeti, ciascuno con una divisa e un grado; o come il contadino che, essendo una volta intervenuto in una pubblica adunanza, viene conteso da tutti i congressi e le assemblee bisognosi di qualcuno che "porti la voce" dei lavoratori dei campi, pur senza riuscire mai a dire quello che aveva realmente da dire - ma vivono d'una ironia che si propaga a ogni frase, facendo il verso a slogan, idées recues, comportamenti, tic, nevrosi sociali. Se, divenuto adulto negli anni dello stalinismo, Mrozek ha il tiro più centrato quando il suo mirino punta sulle disfunzioni del regime, non è detto che tralasci occasione per prendere a bersaglio anche la vecchia Polonia reazionaria che brucia sotto le ceneri.Come la satira degli Zamiatin e degli Ilf e Petrov nella Russia della Nuova politica economica, così questa dello scrittore polacco non reca traccia di nostalgia del passato.
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