Settecento riformatore. 2.La Chiesa e la repubblica dentro i loro limiti (1758-1774)
Settecento riformatore, volume inaugurale dell'omonimo grande affresco dedicato da Franco Venturi al XVIII secolo, ha rappresentato un fondamentale punto di svolta della moderna storiografia. Grazie ad esso lo studio del Settecento italiano, in aperto spirito di rottura rispetto alle tradizionali interpretazioni degli storici della letteratura e della filosofia, diventava studio della politica, intesa come volontà di trasformazione della società in tutte le sue espressioni. Il Settecento che ci viene trasmesso da Venturi non è più, soltanto, il secolo di Goldoni, di Parini e di Alfieri, ma quello di Verri, di Beccaria e di Genovesi, di Galiani, di Filangieri e di tante altre figure tutte ugualmente partecipi di una complessa volontà di cambiamento. Tra riforma e utopia, tra i limiti della realizzazione pratica e il desiderio che alimenta l'azione, furono proprio questi sforzi a inserire l'Italia nell'età dei Lumi. Questo primo volume di Settecento riformatore, oltre ad essere un contributo scientifico al quale il tempo non ha tolto nulla del suo valore e attualità, costituisce un momento imprescindibile nell'ambito della riflessione storiografica sul significato complessivo dell'opera di Venturi e sul suo ruolo di storico e intellettuale nella cultura italiana dagli anni trenta ad oggi.
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