I quaderni nascosti. Cronache di una giovane partigiana
Ai "giorni antichi" Leletta dedica, nell'ultima stagione della sua vita terrena, gli appunti tratti dai suoi quaderni-diario, appunti di ragazzina, che a suo giudizio meglio esprimono "gli anni veri e liberi" vissuti in una piccola valle fra le montagne del Piemonte tra l'armistizio del 1943 e la Liberazione del 1945. Sono giorni in cui ogni gesto è avventura e pericolo: non solo aiutare i giovani amici ospiti in casa d'Isola e nascondere i partigiani durante le incursioni dei fascisti, ma anche recarsi a scuola, prendere il treno, andare in bicicletta, o semplicemente curare i feriti, seppellire i morti e piangere con i sopravvissuti. Pericolo è anche il diario stesso che Leletta di volta in volta nasconde appena ha finito di scrivere. Sono giorni di povertà, scarsità di cibo, inverni duri e freddi, ma allo stesso tempo giorni di grandi amicizie, grandi discorsi e grandi ideali. Giorni che durano tre lunghissimi anni. Eppure tutto è visto e descritto dalla giovane Leletta con freschezza e lucidità, con spirito e allegria, con fede e ottimismo, a tracciare momenti di gioia e di vita quotidiana in cui tutto pare quasi normale nella costante eccezionalità degli eventi, delle persone, degli incontri. Con un saggio introduttivo di Giovanni De Luna.
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