Perché studiare matematica (non) è impossibile. Ora buca
Driiin driiin! Suona la campanella per il cambio dell'ora, ma... manca il prof? ORA BUCA! Finalmente una pausa fra le tante lezioni trascorse a prendere appunti e a ricopiare esercizi o, peggio ancora, a essere interrogati... Ma se come supplente dovesse arrivare un insegnante d'eccezione, pronto a raccontare la bellezza della propria materia? È ciò che fa Piergiorgio Odifreddi in queste pagine, mostrando come il linguaggio matematico sia universale. Infatti la matematica si trova nelle note musicali, nell'arte, nella letteratura e persino nei giochi. L'autore racconta come il ragionamento logico-deduttivo non serva quindi solamente a dimostrare teoremi, ma anche a comprendere appieno il mondo che ci circonda in tutti i suoi aspetti. Ecco che così, all'improvviso, la scuola diventa sorprendentemente appassionante! Il bello della matematica è proprio questo: non ti dà l'illusione che ci sia qualche cosa di assoluto. Tutto è relativo, dipende da dove parti e come ci arrivi. Ci sono tante vie che portano a uno stesso risultato, verso cui si procede a piccoli passi. E quando ci si arriva, è davvero una bella soddisfazione. Età di lettura: da 6 anni