E poi saremo salvi
1992. Aida ha appena sei anni quando fugge dal piccolo paese bosniaco dove è nata e cresciuta, per raggiungere Milano. Crescere è ovunque difficile e lei deve farlo all'improvviso. Sotto la piena della nostalgia, la sua famiglia si consuma, chi sgretolato dalla rabbia, chi schiacciato dal peso di segreti insopportabili, chi ostaggio di un male inafferrabile. Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici.