Il satiro scientifico. Riprodursi male. Sesso e amore apparentemente contro natura
A un certo punto, il signor Mondadori mi chiede di diventare il curatore di una rivista scientifica. «Signor Mondadori, sono lusingato, ma mi concede un azzardo?» «Quale, o villoso Barbascura?» «Mi faccia fare una rivista a modo mio.» «Intendi a cazzo di cane?» «Esatto. Una rivista scientifica più pop, dove possiamo parlare anche di roba sconcia, che sia tanto scientifica quanto spassosa, e che se ci scappa faccia venire pure una paresi facciale.» «Intendi "ridere"?» «Non esageriamo.» Quel babbeo del signor Mondadori ha accettato, ed eccoci qui. L'idea è semplice: 1. Scegliere l'argomento del volume. 2. Chiedere a varati e ben noti divulgatori scientifici di scrivere pezzi su tale argomento nello stile più smaliziato e pop possibile. 3. Chiedere a stand-up comedian di gettarla in caciara in inserti a loro dedicati. 4. Mischiare il tutto con una mannaia. 5. Ingollare crudo. Complimenti! Se sei qui sei il fortunato detentore del primo numero di questo accrocchio scientifico! A quanto mi risulta, è il primo esperimento di un siffatto prodotto in Italia. Chissà, forse è anche il primo in Europa. Questo potrebbe voler dire che si tratta di una pessima idea. Scopriamolo. Vediamo se riusciamo ad arrivare al numero 2! Ma direi di iniziare coi FUOCHI D'ARTIFICIO. Partiamo col botto, perché per questo primo numero ho scelto un argomento croccante: L'AMMORE!