Storia e cronistoria del Canzoniere
È questo il «romanzo» di una grande opera di poesia, di un capolavoro del Novecento: il Canzoniere di Umberto Saba. E insieme è il «romanzo» della vita del suo autore, che – con una «finzione diplomatica» – ne affida la trattazione a un fantomatico Giuseppe Carimandrei. Eccoci allora a un autoritratto idealizzato di Saba che, nell'intreccio narrativo in cui spiega se stesso, mette in risalto la sua sempre attuale idea di una «poesia onesta», in netta contrapposizione non solo con la «poesia mistificatrice» ma anche con l'oscurismo della poesia francese di Mallarmé e Valéry. Nel rendere puntualmente conto delle circostanze e del movente della stesura di molte liriche, Saba ha modo di rimuovere alcuni pregiudizi, come il suo superficiale inquadramento tra i crepuscolari, o di prendere le distanze dal Petrarca del Canzoniere , che gli appare ormai come il più alto e raffinato interprete di un distacco fra poesia e vita, o infine di esprimere nitidi apprezzamenti, soprattutto per Montale e Ungaretti. Insomma, di farsi critico, oltre che di se stesso, anche di altri. «Per come è organizzato, Storia e cronistoria del Canzoniere viene ad acquisire quasi il senso di una autobiografia scritta, mediante più o meno lunghe digressioni, sui margini delle poesie» afferma nell'Introduzione Stefano Carrai, il quale sottolinea che dal punto di vista formale quest'opera, dall'andamento di un vero e proprio prosimetro, «ricorda da vicino il Convivio e soprattutto la Vita nova : anzi è come una Vita nova che non si arresti alla sola stagione giovanile, ma proceda dall'adolescenza fino alla vecchiaia del poeta protagonista». A oltre settant'anni dalla prima pubblicazione, nel 1948 nei «Quaderni dello Specchio», possiamo dunque tornare, con Storia e cronistoria del Canzoniere , a un classico della nostra letteratura novecentesca: un'opera che – nel coinvolgere poesia e riflessione articolata sulla poesia stessa – ingloba e oltrepassa i confini di genere, per darci un attualissimo quadro d'autore sul senso e la pratica della scrittura poetica nelle sue aperte molteplici virtualità.