Sulle strade del silenzio. Viaggio per monasteri d'Italia e spaesati dintorni
«"Hai trovato il monastero giusto?": la domanda che qualcuno di tanto in tanto mi pone mette in guardia dai fraintendimenti che il mio vagare per eremi e cenobi potrebbe suscitare. No, non sto cercando il monastero giusto. Vado per questa strada perché ho il sospetto che le luci nascoste che giungono da questi luoghi siano ancora capaci di offrire qualche solido orientamento. Busso a queste porte perché ho l'impressione che qui si impari davvero che si può cambiare il mondo, ma – impresa piuttosto complicata – a patto di cominciare a cambiare se stessi, partendo dalle cose più semplici e concrete. Quelli che vi si sono cimentati seriamente dicono che la sfida sia di vertiginosa difficoltà. E, soprattutto, pare duri tutta una vita.» Da Montecassino a Bose, da Camaldoli a Subiaco, dall'Irpinia alle Murge sino alla badia del Goleto: Giorgio Boatti racconta il suo viaggio attraverso chiostri e abbazie d'Italia, per «sperimentare direttamente quel "bussate e vi sarà aperto" a cui nessuno, di questi tempi, pare più credere in concreto».