Lo Stato (im)mortale. I pubblici poteri tra globalizzazione ed era digitale
«Facebook definisce chi siamo, Amazon cosa vogliamo e Google cosa pensiamo»: in un mondo in cui due persone su tre accedono alla rete, l'impatto della rivoluzione tecnologica su società, economia e cultura, ma anche nella vita politica e istituzionale, è ormai di proporzioni straordinarie; un processo ulteriormente accelerato dalla pandemia del 2020. Ma davvero le nuove tecnologie possono trasformare l'idea stessa di Stato, le sue concrete fisionomie e il suo funzionamento? E la globalizzazione delle informazioni indebolisce gli Stati oppure li rafforza? Questo libro - già pubblicato nel 2020 con il titolo "Lo Stato nell'era di Google", e qui presentato in una nuova edizione completamente rivista e aggiornata - indaga il fenomeno, con particolare riguardo al modello di Stato «democratico» affermatosi nel XX secolo. Qual è la sua condizione di salute? Cosa c'è oltre lo Stato? E qual è il suo futuro? Se l'influenza delle tecnologie sui poteri pubblici è ormai un fatto, non è facile prevedere dove porteranno questi cambiamenti: il Leviatano, lo Stato, è sì un dio, ma è un «dio mortale», la cui fine tuttavia non sembra affatto vicina.
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