Omicidio al Monte Fuji
Ichijō Harumi ha venticinque anni e sogna di fare la drammaturga; per mantenersi, dà lezioni private di inglese a Mako, giovane ereditiera della potente famiglia Watsuji, magnati dell'industria farmaceutica giapponese. Invitata a trascorrere con loro le festività del Nuovo Anno per aiutare Mako a terminare la sua tesi, Harumi diventa testimone di un fatto sconvolgente: la sua allieva sostiene di aver ucciso Yohē, il capofamiglia. Il vecchio patriarca, impenitente seduttore, avrebbe cercato di violentare la nipote e, nel tentativo di difendersi, la ragazza lo avrebbe pugnalato a morte con un coltello da frutta. Subito i Watsuji decidono di insabbiare la verità per proteggere Mako e soprattutto l'onore della famiglia; Harumi è suo malgrado coinvolta nelle loro macchinazioni. Il caso è affidato ai detective Nakazato Ukyō e Tsurumi Saburō, per i quali gli interrogativi si infittiscono ogni giorno, senza che si profili nessuna risposta. A mano a mano che le indagini della polizia procedono, però, Harumi si rende conto che le cose non stanno esattamente come i Watsuji vogliono farle apparire, e si trova davanti un tremendo dilemma.