Parla con me. Come stimolare il linguaggio dei bambini nei loro primi quattro anni
«Da mamma mi rendo conto di quanto possa essere difficile affrontare certe tappe di sviluppo dei nostri bambini, sprovvisti di strumenti validi e bombardati da informazioni contrastanti. Da professionista credo nel potere della consapevolezza: nessuno meglio di un genitore informato e competente potrà fornire al proprio bambino gli strumenti di cui ha bisogno per crescere nel miglior modo possibile.»Quando nasce un bambino, ogni giorno è una scoperta. Figuriamoci quando inizia a parlare! I primi versetti, le prime lallazioni, le prime parole... ogni tappa dello sviluppo del linguaggio è carica di sorprese e meraviglie, ma anche di ansie e preoccupazioni, talvolta immotivate. Comunicando, i bambini imparano a conoscere il mondo. Stimolare questa competenza è quindi uno dei regali più preziosi che possiamo fare ai nostri piccoli. Per questo la logopedista Deborah Auteri scrive il libro che migliaia di genitori, nonni, insegnanti ed educatori sognano: un pratico vademecum per accompagnare i bambini lungo lo straordinario viaggio all'interno della comunicazione e della parola. In queste pagine troverete tutto quello che c'è da sapere sul linguaggio dei bambini e potrete apprendere strumenti pratici, semplici e divertenti da applicare nella vita di tutti i giorni per stimolarli. L'autrice attinge inoltre alla sua esperienza di mamma per arricchire il libro di esempi e simpatici aneddoti. Ma prima di passare alla parte pratica, ripercorre le tappe dello sviluppo del linguaggio, che inizia dal grembo materno. Ci mostra come il linguaggio non coincida solo con l'articolazione di parole e frasi, ma sia una dimensione molto più ampia, che include tantissimi aspetti non verbali, e che, nonostante esistano tabelle e parametri di riferimento, ogni bambino è un universo a sé. Qui vengono sfatati falsi miti, evidenziati alcuni campanelli d'allarme da non ignorare, i vizi orali da evitare (riguardanti, ad esempio, l'uso del ciuccio e del biberon), senza mai dimenticare l'influenza della masticazione e dello svezzamento.