Piccole ferite, grandi rinascite. Un percorso di cura interiore attraverso la psicologia positiva
Noi esseri umani non siamo vasi di porcellana, siamo fatti per cadere, magari romperci, ma abbiamo tutte le potenzialità per rialzarci e rimettere insieme i pezzi: è questa la nostra natura. Il nostro cervello, infatti, è costituito da un'intricata rete di fili elettrici fatta di miliardi di connessioni neurali, un'immensa ragnatela che si modifica costantemente permettendoci un continuo adattamento: si chiama plasticità cerebrale. Siamo costruiti, insomma, per rialzare la testa anche dopo aver subito le ferite più dolorose o aver sopportato la più difficile delle esperienze: è ciò che viene definito resilienza. Siamo abituati a pensare che le grandi esperienze traumatiche che possono piegare un individuo siano gli eventi eclatanti di cui si parla sui giornali o che vediamo nelle serie tv. Invece sottovalutiamo tremendamente le piccole esperienze traumatiche, i cosiddetti traumi con la "t" minuscola, i traumi minori che, se ripetuti nel tempo, possono segnare l'esistenza di una persona creando modalità di relazione, di comportamento e modi di pensare tossici e controproducenti. Massimo Giusti, grazie alla sua chiarezza espositiva e alla sua grande esperienza terapeutica, in Piccole ferite, grandi rinascite ci insegna proprio come è possibile riconoscere questi schemi che ingabbiano la nostra vita, ma soprattutto come romperli attraverso pratiche ed esercizi quotidiani. Il libro è diviso in tre sezioni: le persone sensibili, le persone razionali, le persone egocentrate. Ognuno di noi, sebbene sia un insieme complesso e meraviglioso di egocentrismo, razionalità e sensibilità, tende a mostrare in modo più spiccato uno di questi aspetti. Infatti in ciascuna delle sezioni è presente un percorso guidato con approfondimenti teorici, esercizi pratici e storie di rinascita, perché non è mai troppo tardi per iniziare a costruire la propria strada verso il cambiamento e la felicità.