Aspettando il vento
Attraverso una scrittura vivida e inconfondibile, Oskar Kroon ci fornisce il ritratto di una protagonista stupendamente limpida e intensa, che ci conquista con il suo coraggio di accettarsi e di imparare anche da ciò che non va.«Io odio le barche. Odio le isole. Odio il mare. Lo odio e basta.» Ed è in quel momento che mi tolgo il berretto, allungo la mano e mi presento. «Mi chiamo Vinga, e da grande farò la marinaia.» Allora finalmente la ragazza si mette a ridere e dice: «Rut. Mi chiamo Rut. E da grande... voglio diventare famosa per qualcosa di buono, immagino».Quella che Vinga trascorrerà con il nonno sull'isola dove lui abita non è un'estate come tutte le altre. A casa, in città, un equilibrio si è rotto e forse non si ristabilirà mai più: il papà se n'è andato e la mamma non fa che piangere. Ma soprattutto, è Vinga che si sta trasformando, scoprendo per la prima volta che cos'è l'amicizia (e forse anche l'amore). Mentre restaura la piccola barca che il nonno le ha regalato, e con la quale realizzerà il sogno di solcare le onde come una vera marinaia, incontra Rut, una ragazzina della sua età con in testa un grande cappello a tesa larga: Rut ama l'arrampicata e la vita cittadina, Vinga il mare. Rut veste solo di nero, mentre Vinga è tutta colore: non hanno niente in comune, ma insieme impareranno ad affrontare le tempeste, quelle del mare e quelle del cuore. E diventeranno grandi.