Quello che serve di notte
Un vedovo che vive in una zona operaia della Francia, socialista da sempre, fa del suo meglio per crescere i due figli adolescenti. Fus, il maggiore, è un po' confuso e incasinato, e all'insaputa del padre si unisce a un gruppo di coetanei appartenenti al Front National – formazione francese di estrema destra–, mentre il minore, Gillou, segue le orme paterne: si dedica agli studi, è una persona altruista, di sinistra. Fus passa da un guaio all'altro, da una piccola catastrofe a una più grande, per poi finire in prigione con l'accusa di aver ucciso un ragazzo di opposte idee politiche che in precedenza lo aveva picchiato. Laurent Petitmangin riesce a farci entrare in modo tanto acuto quanto commovente nella testa del padre, e a descrivere il suo dolore, il suo assoluto spaesamento e la sua impotenza. Questa storia, che potrebbe benissimo essere ambientata nella terra di Trump, della Brexit o in quella dei nostri populismi di destra, esplora con incredibile sensibilità la situazione attuale, la drammatica crisi sociale e soprattutto la devastante incapacità da parte della politica di fornire prospettive alle giovani generazioni. Le terribili, laceranti tensioni politiche dell'Europa di oggi vengono messe in luce attraverso il prisma di una famiglia francese: una struggente storia dei nostri giorni.