L' uomo nell'alto castello
Come sarebbe, si domanda Philip Dick, un mondo nato dalla vittoria dell'Asse nella Seconda guerra mondiale? Chi governerebbe il Reich? Cambierebbe qualcosa? Cambierebbe qualcosa per lui, Phil Dick, scrittore proletario e depresso, residente a Point Reyes, nella Contea di Marin? Partendo da quest'idea, poi divenuta un classico della letteratura, Dick non immagina un ipotetico futuro quanto un diverso passato e il presente che ne deriva. Un mondo che lo scrittore costruisce consultando l'antica saggezza dell' I Ching . E così fanno anche i suoi personaggi, abitanti della California nipponizzata del 1962: il signor Tagomi, alto funzionario giapponese alla ricerca di un dono prezioso per un visitatore in arrivo dal Reich; Robert Childan, proprietario di un negozio di carabattole americane – fumetti d'anteguerra, orologi di Topolino, dischi di Glenn Miller – ormai considerate antichità; Frank Frink, che rifornisce Childan di finti reperti; la sua ex moglie Juliana… Oltre all' I Ching , c'è un altro libro che ossessiona i protagonisti: il romanzo proibito La locusta si trascinerà a stento , dove si narra di un mondo nel quale gli Alleati hanno vinto la guerra. Il suo misterioso autore, si dice, vive nascosto in una fortezza… Vincitore del Premio Hugo nel 1963, L'uomo nell'alto castello (noto anche come La svastica sul sole ) è un'elettrizzante riflessione sulla storia, il potere, la libertà, la realtà e la sua creazione.